Sbavare superfici e componenti piani

A seguito del processo di produzione, sulle superfici e sui componenti piani, possono formarsi particelle e bave. Se i residui rimangono sulla superficie, possono verificarsi danni come graffi o le particelle possono staccarsi in seguito e contaminare altri componenti.

Perché è essenziale sbavare le superfici e i componenti piani?

Le bave possono verificarsi non solo sui bordi, ma anche sulle superfici. È il caso, ad esempio, dei pezzi stampati o delle superfici lavorate. Gli "avanzi" sotto forma di bave, particelle o scaglie sciolte create dal processo di produzione possono causare graffi indesiderati sulle superfici. Possono interferire con l'assemblaggio di un componente o addirittura contaminare altri componenti se si staccano.

Soprattutto nei settori in cui la pulizia dei componenti è essenziale (farmaceutico, alimentare, semiconduttori, ecc.), la sbavatura delle superfici deve avvenire e, soprattutto, deve essere sicura per il processo. Una sbavatura accurata è in definitiva anche il prerequisito fondamentale per il successivo rivestimento o verniciatura delle superfici. Una sbavatura inadeguata può portare allo sfaldamento del rivestimento.

Quale utensile è adatto alla sbavatura di superfici e componenti piani?

Su superfici o componenti piani, le spazzole sono utilizzate principalmente per la sbavatura, talvolta anche con spazzole circolari.

Le spazzole a disco sono utensili molto flessibili. Per la loro natura, sono molto adatte a lavorare sulle superfici.
Le spazzole a disco vengono utilizzate quando un componente piatto non è costituito da una superficie uniforme, ma è perforato, il che significa che ci sono anche dei bordi all'interno della superficie a causa del processo di fabbricazione (ad esempio, per le prese d'aria negli alloggiamenti). La spazzola circolare è la più adatta a sbavare i bordi della superficie.

Le superfici o i componenti piatti in acciaio, metallo sinterizzato o alluminio vengono sbavati principalmente con materiale abrasivo come ceramica, carburo di silicio o ossido di alluminio. Per la ghisa e i metalli non ferrosi, si utilizza un filo di acciaio ondulato o un filo di acciaio inossidabile.